Essere certi di “aver ragione” in una controversia non è motivo per rifiutare l’istituto della mediazione.
“Il giudice non condivide tale pregiudiziale opposizione ad intavolare qualsivoglia trattativa. Come espresso in innumerevoli provvedimenti anche editi anche on line, rifuggire dal percorso di mediazione sulla base della preventiva convinzione di essere dalla parte della ragione, costituisce una evidente e insanabile aporia, alla stregua della quale l’istituto della mediazione (come pure qualsiasi altro percorso diretto a perseguire un accordo) , sarebbe un inutile orpello […].
Peraltro, è incomprensibile come si possa assumere un atteggiamento così tetragono per chi conosca il sistema normativo e quello giudiziario del Paese ove la certezza degli esiti del giudizio, qualsiasi cosa ciò voglia significare, non esiste né è mai esistita.” (Tribunale di Roma, giudice Massimo Moriconi, ordinanza 11/1/2021)
Avv. Nunzio Costa
Responsabile Scientifico Italia Concilia srl