Il 24 ottobre 2023, il Ministro della Giustizia ha emanato il decreto n.150, che segna la conclusione del percorso della riforma Cartabia riguardante la mediazione civile e commerciale. Questo decreto, sostituisce la precedente regolamentazione con l’obiettivo di rafforzare il sistema degli organismi di mediazione e rendere più efficace il processo di mediazione ed entrerà in vigore il 15 novembre 2023.
La riforma della disciplina primaria era stata avviata con la novella del decreto legislativo n.28 del 2010, da parte del decreto legislativo n.149 del 2022, la cui entrata in vigore, avvenuta in due fasi il 28 febbraio e il 30 giugno 2023, aveva già introdotto importanti cambiamenti nel campo della mediazione.
Successivamente, erano stati emanati due decreti ministeriali il 1 agosto, che riguardavano gli incentivi fiscali e il patrocinio a spese dello Stato, mentre il terzo decreto ministeriale era atteso per completare il quadro normativo previsto dalla legge delega n. 206 del 2021.
Il decreto ministeriale n.150:
– stabilisce i criteri e le modalità di iscrizione e registrazione degli organismi di mediazione;
– fissa le indennità spettanti a tali organismi;
– istituisce l’elenco degli organismi ADR responsabili della gestione delle controversie nazionali e transfrontaliere in materia di consumo.
Il decreto pone particolare attenzione ai requisiti di onorabilità, serietà ed efficienza degli organismi di mediazione e richiede un’adeguata trasparenza da parte di questi ultimi. A tal fine, si richiede la pubblicazione di una serie di informazioni sul sito web degli organismi, comprese le informazioni necessarie per la presentazione dei reclami.
Un altro aspetto significativo riguarda la formazione dei mediatori. Il corso di formazione di base dovrà avere una durata minima di ottanta ore, rispetto alle cinquanta ore previste in precedenza, e dovrà essere completato con uno svolgimento di un tirocinio. Ma, per coloro che non possiedono una laurea in giurisprudenza, è introdotto un corso di approfondimento giuridico della durata di almeno quattordici ore.
Il decreto introduce anche un aggiornamento dei costi della mediazione, in particolare per il primo incontro obbligatorio che non conduca a un accordo. Viene stabilito un tempo minimo di disponibilità di due ore da parte dell’organismo per lo svolgimento del primo incontro e la necessità di indicare le condizioni per la sua eventuale estensione nella stessa giornata. I soggetti interessati avranno tempo fino al 15 agosto 2024 per adeguarsi ai nuovi requisiti introdotti dal decreto.
Il giudizio in merito alla riforma può dirsi positivo, in quanto con l’entrata in vigore del nuovo decreto, si prevede un rafforzamento del sistema degli organismi di mediazione e una maggiore effettività della mediazione stessa. Grazie ai nuovi criteri di onorabilità, serietà ed efficienza, e ai requisiti di trasparenza, si mira a garantire un servizio di mediazione di qualità e a favorire la risoluzione pacifica delle controversie. Inoltre, l’aggiornamento dei costi e la durata dell’addestramento dei mediatori contribuiranno a migliorare ulteriormente l’efficienza della mediazione.
Avv. Nunzio Costa
Responsabile Scientifico Italia Concilia srl