Con l’entrata in vigore della riforma del processo civile italiano, è emersa una maggiore consapevolezza sull’importanza di promuovere soluzioni alternative alla risoluzione delle controversie familiari. Tra queste, la mediazione familiare si presenta come uno strumento efficace per facilitare l’accordo tra i genitori nel redigere un piano genitoriale. Questa pratica consente di promuovere la comunicazione e il dialogo, ponendo al centro il benessere dei figli e la collaborazione tra le parti coinvolte.
Cos’è la Mediazione Familiare?
La mediazione familiare è un processo volontario e confidenziale che coinvolge un mediatore neutrale e imparziale. Il suo obiettivo principale è quello di assistere i genitori nel raggiungere un accordo sulle questioni relative ai figli, inclusa la redazione di un piano genitoriale. Quest’ultimo è un documento che definisce i diritti e i doveri dei genitori dopo la separazione o il divorzio, riguardante l’affidamento, la custodia e la visita dei figli, nonché aspetti legati all’educazione, alla salute e al sostentamento economico.
Vantaggi della Mediazione Familiare nel Contesto della Riforma del Processo Civile Italiano
- Promuove la comunicazione efficace: La mediazione familiare offre un ambiente neutrale in cui i genitori possono comunicare apertamente, esprimendo le loro preoccupazioni e opinioni. Il mediatore facilita il dialogo costruttivo, aiutando le parti a comprendere le esigenze dei figli e a trovare soluzioni condivise.
- Centrata sul benessere dei figli: Il piano genitoriale redatto attraverso la mediazione familiare mette al centro gli interessi e il benessere dei figli. Questo processo incoraggia i genitori a prendere decisioni responsabili e adattate alle esigenze individuali dei bambini, contribuendo a preservare una relazione sana tra genitori e figli.
- Risparmio di tempo e risorse: Rispetto al tradizionale processo legale, la mediazione familiare può ridurre i tempi di risoluzione delle controversie e i costi associati. Attraverso la collaborazione e l’approccio costruttivo, le famiglie possono evitare procedure giudiziarie lunghe e costose, favorendo un accordo più rapido ed efficiente.
- Maggiore adattabilità e personalizzazione: La mediazione familiare offre flessibilità nella creazione di un piano genitoriale. I genitori possono personalizzare le disposizioni, tenendo conto delle specifiche esigenze dei figli e delle dinamiche familiari uniche. Questo permette una maggiore soddisfazione per entrambi i genitori, migliorando le probabilità di attuazione del piano nel lungo termine.
- Preservazione delle relazioni familiari: La mediazione familiare mira a preservare una relazione funzionale tra i genitori e tra genitori e figli. Almeno questo è l’ambito per cui è stato pensato noi non sottovalutiamo la possibilità di utilizzare lo strumento della mediazione familiare anche in altri settori ed in particolare in tutti quei settori in cui le dinamiche relazionali familiari possano generare un conflitto di natura patrimoniale e non.
Ma, tornando nel perimetro confinato dal Legislatore, un piano genitoriale che scaturisce da una mediazione familiare è un accordo negoziato tra i genitori che stabilisce le responsabilità e i diritti dei genitori separati o divorziati in relazione ai figli comuni. La mediazione familiare è un processo volto a facilitare la comunicazione e la collaborazione tra i genitori, al fine di raggiungere un accordo soddisfacente per entrambi e che tenga conto del benessere dei figli.
Un’analisi di un piano genitoriale che emerge da una mediazione familiare può includere i seguenti aspetti:
- Affidamento dei figli: Il piano genitoriale definisce come sarà suddiviso il tempo trascorso dai figli con ciascun genitore. Può stabilire un programma regolare, come i giorni della settimana o le settimane del mese, in cui i figli risiederanno con ciascun genitore. Questo può includere anche le modalità di trasferimento dei figli da un genitore all’altro.
- Decisioni importanti: Il piano può definire come verranno prese le decisioni importanti riguardanti i figli, come l’educazione, la salute e le attività extracurriculari. Può essere stabilito un processo di consultazione o di condivisione delle decisioni, in modo che entrambi i genitori abbiano voce in capitolo.
- Comunicazione: Il piano può stabilire i canali di comunicazione tra i genitori, ad esempio l’uso di e-mail, messaggi di testo o applicazioni specifiche per la comunicazione familiare. Può anche includere disposizioni sulla condivisione delle informazioni rilevanti riguardanti i figli, come le loro attività scolastiche o i problemi di salute.
- Festività e occasioni speciali: Il piano può affrontare la suddivisione del tempo durante le festività, le vacanze e le occasioni speciali come compleanni, Natale o Pasqua. Può essere stabilito un sistema di rotazione o un accordo specifico per garantire che i figli trascorrano del tempo con entrambi i genitori in queste occasioni.
- Flessibilità e adattabilità: Il piano può includere clausole che consentono una certa flessibilità, ad esempio la possibilità di modificare temporaneamente l’orario stabilito per adattarsi a esigenze particolari o cambiamenti nelle circostanze.
- Risoluzione delle controversie: Il piano può fornire una procedura per la risoluzione delle controversie o dei conflitti che potrebbero sorgere tra i genitori. Questo potrebbe includere l’obbligo di partecipare a una nuova mediazione o di consultare un professionista neutrale per trovare una soluzione.
L’obiettivo di un piano genitoriale derivante da una mediazione familiare è quello di creare una struttura chiara e stabile che favorisca una sana co-parentalità e il benessere dei figli. Un piano ben elaborato e accettato da entrambi i genitori può contribuire a ridurre i conflitti, a promuovere la comunicazione efficace e a garantire che i bisogni dei figli siano adeguatamente soddisfatti.
Dott.ssa Valentina Tussi
Si occupa professionalmente di mediazione civile e mediazione familiare. Amministratore unico e cofondatore di ItaliaConcilia